Risparmiare al Supermercato

Molti supermercati e ipermercati, per combattere la concorrenza degli hard discount, hanno sugli scaffali gli stessi prodotti di marche sconosciute o secondarie, segnalando con cartelli e frecce il “primo prezzo”, spesso meno della metà di quello delle marche note. Queste, a loro volta, hanno intensificato le offerte promozionali a prezzi scontatissimi. Tali offerte sono talvolta decise autonomamente dagli stessi supermercati, per attirare i clienti con prodotti “civetta”, venduti sottocosto. Queste offerte strabilianti sono fatte anche per attirare nei supermercati gli extracomunitari, che fra ufficiali e clandestini sono sicuramente molti di più di quelli delle statistiche e che pure devono mangiare e bere ogni giorno con modica spesa.
Il consumo di vino di poco prezzo, per esempio, è aumentato grazie alla spesa di polacchi, romeni, albanesi e altri extracomunitari, certamente costretti a un risparmio forzoso più degli italiani, che i supermercati hanno imparato ad assecondare e che potrebbero essere limitati senza sostanziali sacrifici. Nei reparti carni della grande distribuzione sono comparse le spuntature di maiale, le ali di pollo, le schiene di pollo, la trippa e le altre porzioni che costano una sciocchezza e che hanno lo stesso valore nutritivo delle parti più “nobili”. Anzi, le ali di pollo sono più saporite del petto e le spuntature di maiale (da provare con la polenta) sono praticamente spezzatino con qualche osso. Con una spesa di 2,5 euro ci mangiano tre persone.
Gli extracomunitari hanno anche imparato che, andando nei mercati rionali alle ore 13, si compra frutta e verdura scontata fino al 50%, specialmente il sabato, perché rischia di appassire o alterarsi. Alle 14,30 si possono trovare cassette con residui di ortofrutticoli non in perfette condizioni ma ancora commestibili. La differenza è che sono gratis, perché abbandonate dai banchisti.
Anche in una spesa normale, spesso i soldi si buttano inutilmente. Che differenza c’è tra un’acqua minerale da 0,40 e una da 0,80 euro? Nessuna, se non si hanno particolari esigenze fisiologiche la qualità è uguale, è diverso solo il prezzo. Lo stesso vale per il pane casareccio a 1,80 euro e il pane speciale a 4 euro, per il riso originario nei confronti del riso superfino, per le fettine di quarto anteriore di bovino contro le fettine del quarto posteriore (nella confezione del supermercato non è specificata la mezzena e il consumatore è portato a diffidare del prezzo più basso), per la spalla cotta rispetto al prosciutto cotto, per l’olio extra vergine d’oliva non filtrato rispetto a quello filtrato, eccetera. Per risparmiare al supermercato, poi, è importante evitare gli acquisti impulsivi.
Pochi sanno che i filmati delle telecamere dei supermercati vengono attentamente studiati da esperti dei comportamenti dei consumatori per vedere che cosa scelgono, che tragitto fanno, in quale parte dello scaffale tendono a prelevare i prodotti, eccetera. Ciò perché l’obiettivo dei supermercati è uno solo, quello di aumentare le vendite e far comprare al consumatore anche quello che non ha intenzione di comprare. Del resto, soltanto il 20% di coloro che vanno al supermercato con una lista precisa delle cose da comprare rispettano l’elenco, gli altri comprano più cose, anche perché il supermercato ha messo in atto qualche trucco. Innanzi tutto i prodotti esposti sono tantissimi, vengono chiamati “referenze” e in un ipermercato possono arrivare a 30.000.
Cosicché, in molti sketch pubblicitari l’esortazione all’acquisto del prodotto, fatta anche da attori molto noti inquadrati dietro il classico carrello e in gaie conversazioni con altri acquirenti, avviene al supermercato perché per le donne è diventato ormai un luogo di appuntamento e di ritrovo come il bar o lo stadio per gli uomini. Ciò anche perché i prezzi sono convenienti e inoltre è difficile trovare un prezzo tondo, come 3 euro, semmai è 2,99, anche se è la stessa cosa, ma il consumatore ha l’illusione di risparmiare. Invece quando si entra al supermercato si finisce sempre per spendere più del previsto, perché non mancano le tentazioni per comprare il superfluo e il gestore, che in fondo fa il suo mestiere, conosce bene le tecniche di persuasione occulta. Ecco le principali.
· La pubblicità delle “offerte speciali” è vistosamente esposta su grandi cartelli all’ingresso del supermercato per invogliare il pubblico ad entrare con l’impressione che tutti i prezzi siano altrettanto favorevoli.
· I carrelli sono grandi anche per dare all’acquirente la sensazione di aver fatto pochi acquisti e per indurlo a farne altri.
· La musica di sottofondo serve a creare un’atmosfera tranquillizzante, in modo da rilassare i clienti e predisporli più serenamente alla spesa.
· La disposizione delle scaffalature è tale da realizzare un percorso a serpentina con molti corridoi per prolungare la permanenza dell’acquirente, che avrà così più tentazioni di spesa. Nel mezzo dei corridoi sono spesso sistemati banchi, ceste, display o stand decorativi pieni di prodotti per rallentare il flusso della clientela e prolungare ulteriormente il percorso.
· In genere, i prodotti indispensabili non deperibili, come olio, zucchero, pasta, detersivi, ecc. sono posti nelle rientranze o negli angoli remoti dei corridoi, perché in ogni caso il consumatore per acquistarli ha necessità di cercarli. Viceversa, i prodotti deperibili, come frutta e ortaggi freschi, o quelli non necessari, come salse, sottaceti, scatolame di uso sporadico, dolci e prelibatezze gastronomiche, sono messi in bella vista subito dopo l’ingresso o negli scaffali di passaggio obbligato.
· Anche la collocazione della merce negli scaffali non è casuale, ma ha lo scopo di promuovere la vendita degli articoli superflui o più cari, oppure delle giacenze di magazzino a prezzi convenienti. Poiché la maggior parte delle persone ha la tendenza a voltarsi a destra, la merce che il gestore ha più interesse a vendere sta sulla destra e, generalmente, all’altezza degli occhi, ove è più comodo prenderla. Si è notato anche che i cartelli in rosso lucido o col prezzo scritto a mano attirano molto di più l’attenzione e spingono ad acquisti impulsivi.
Quanti modi esistono per risparmiare sulla spesa alimentare? Moltissimi, basta fare un pò di attenzione e non solo agli sconti e alle offerte più vantaggiose. Anche adottare un “contegno adeguato” può esserci di grande aiuto per limitare gli sprechi a cui il supermercato tentatore spesso ci induce. Per questo motivo elenchiamo una breve lista di consigli (o se preferite trucchetti) da mettere in pratica quando si va a fare la spesa per evitare di uscire dal supermercato con il carrello pieno di roba inutile e costosa, quando invece era nelle nostre piene intenzioni acquistare solo lo stretto necessario.
- Fate sempre una lista della spesa quanto più possibile dettagliata e non perdetela mai di vista mentre fate i vostri acquisti
- Andate al supermercato da soli, e soprattutto, se potete, non portate con voi i bambini. Non state facendo shopping
- Quando uscite di casa per fare la spesa cercate di non arrivare sul posto affamati, a stomaco pieno vi sarà più facile resistere alla tentazione di mettere dentro al carrello snack e dolciumi
- Cercate di concentrare la spesa in un unico giorno settimanale. Contrariamente a ciò che si crede, recarsi troppo spesso al supermercato ed acquistare piccole quantità di spesa può essere controproducente; Una volta riempito il carrello con lo stretto necessario andate subito alla cassa senza guardarvi troppo intorno, il percorso potrebbe essere pieno di tentazioni, soprattutto vicino all’uscita. Qui vi potrà essere di grande aiuto rivolgere il pensiero alla vostra linea per resistere alla tentazione di allungare le mani verso il dolcetto più vicino.
- Accertarsi delle offerte promozionali controllando che il prezzo sia effettivamente più basso e che la data di scadenza non sia troppo prossima. Accertarsi che la quantità non sia esagerata rispetto al nostro utilizzo comune
- Procurarsi assolutamente un volantino con tutte le offerte promozionali, e se possibile richiedere una carta fedeltà
- Acquistare delle ricariche per i saponi liquidi o i detersivi
- Scegliere le confezioni più grandi perché consentono di risparmiare, senza esagerare però
- Provare prodotti meno famosi e comunque meno pubblicizzati. I prodotti negli angoli più remoti degli scaffali sono quelli che costano meno
- Evitare le primizie, acquistando frutta e verdura di stagione
- Nei reparti carne dei supermercati si vendono fettine ed altri tagli ricavati dal quarto anteriore di bovino, che costa meno e non è inferiore per qualità
- Evitate di acquistare salumi e formaggi già confezionati perchè costano di più di quelli venduti a taglio
- Quando acquistate l’acqua minerale, a meno che non avete particolari esigenze, scegliete quella che costa meno
- Evitate assolutamente gli integratori
- Comprare al supermercato prodotti di automedicazione e medicinali senza prescrizione, in farmacia solitamente costano di più